Il Sovescio: Una Pratica Agronomica Sostenibile per Migliorare la Fertilità del Terreno e la Salute delle Viti
Introduzione al sovescio
Nell’ambito dell’agricoltura sostenibile, esistono antiche pratiche che continuano a dimostrare la loro efficacia nel migliorare la salute delle colture e la fertilità del terreno.
Una di queste pratiche, che abbiamo deciso di adottare, è il sovescio, un metodo agronomico che coinvolge la semina di un mix di diverse piante, tra cui leguminose, graminacee, crucifere ed altre specie. Questo miscuglio di essenze vegetali offre numerosi vantaggi che vanno oltre la semplice copertura del terreno.
Benefici per la struttura del terreno
Una delle principali ragioni per cui abbiamo deciso di adottare questa tecnica è il suo effetto positivo sulla struttura del terreno.
Le radici delle diverse piante presenti nel sovescio lavorano il suolo, migliorandone la sua porosità e la capacità di trattenere l’acqua.
Il sovescio favorisce quindi lo sviluppo in profondità dell’apparato radicale delle viti, consentendo loro di raggiungere risorse nutritive più profonde e di essere più resilienti alle condizioni ambientali avverse.
1) Contributo di sostanza organica al terreno
Il sovescio rappresenta per il nostro terreno una fonte primaria di sostanza organica (SO) perché durante la crescita delle piante, si verifica una notevole produzione di biomassa vegetale.
Quando l’erba del sovescio avrà raggiunto un certo stadio di sviluppo, verrà trinciata e interrata nel terreno, fornendo una preziosa fonte di materia organica. Questa sostanza organica contribuisce alla struttura del suolo, migliorando la sua capacità di trattenere l’acqua e i nutrienti e, la decomposizione della sostanza organica nel terreno fornirà energia alle comunità microbiche presenti, promuovendo una sana attività biologica del suolo.
1) Fornitura di azoto alle piante
Un altro vantaggio per cui abbiamo scelto il sovescio è la sua capacità di fornire azoto alle piante coltivate.
Le leguminose presenti nel mix del sovescio sono in grado di fissare l’azoto atmosferico grazie alla simbiosi con batteri specializzati che si trovano nelle loro radici. L’azoto fissato da queste piante viene poi reso disponibile per le altre piante del vigneto. Ciò può ridurre la dipendenza dai concimi chimici azotati e contribuire alla sostenibilità dell’agricoltura.
2) Mobilizzazione del ferro nel terreno
Alcune graminacee presenti nel mix del sovescio producono molecole che sono in grado di mobilizzare il ferro nel suolo e renderlo disponibile per le piante. Questo può aiutare a prevenire o ridurre le carenze di ferro che spesso si verificano in terreni calcarei.
Conclusioni
L’utilizzo del sovescio come pratica agronomica nella nostra azienda offre numerosi vantaggi. Innanzitutto, grazie alla sua capacità di migliorare la struttura del suolo, favorisce una maggiore qualità del terreno su cui coltiviamo le nostre viti. Questo si traduce in una migliore crescita delle piante, una maggiore resistenza alle malattie e un aumento della produttività.