In che modo la letteratura può influenzare la creazione di un’etichetta di vino?
Autrice: ANISA ABAZI, Responsabile Marketing di Enotria Tellus
Fabio Lucchese titolare di Enotria Tellus mi comunica che avrebbe prodotto un nuovo spumante, un Pinot Grigio a dosaggio zero, il primo nel suo genere, un vino innovativo.
Come succede spesso in queste situazioni iniziano a scorrermi in testa centinaia di idee, immagini, colori per l’etichetta. Ma quale tra le tante idee poteva trasmettere il giusto messaggio?
Come arrivare a definire una grafica, tra tutte quelle possibili, che sia coerente con l’azienda, con il prodotto, con i sentimenti del produttore?
Per andare oltre al gusto personale e alle sole analisi di mercato, ho deciso di dedicare due mesi del tempo di progettazione per leggere più libri possibili sui più disparati argomenti che potessero darmi l’estro e illuminazione necessarie.
Fin dal liceo sono rimasta affascinata dal movimento surrealista ed è proprio da lì che inizia il mio viaggio di ispirazione. Gli artisti surrealisti incitano all’associazione libera di pensieri, parole e immagini esulando dalle costrizioni sociali e personali, senza limiti che possiamo definire canonici.
Qui la creatività è senza freni e si possono materializzare anche le idee ritenute impossibili. Liberare la fantasia e le mie emozioni è l’insegnamento che ho tratto leggendo ed ammirando le opere surrealiste insieme ad un senso di profonda stima per il loro coraggio e apertura mentale.
Uno dei miei obiettivi diventa così quello di trasmettere questa libertà, l’audacia, la fantasia anche a chi osserva la bottiglia destando un sentimento di stupore dovuto al mix tra sogno e realtà.
Ecco che elementi reali come la bicicletta, il treno, la figura umana vengono rappresentati in chiave onirica con elementi improbabili derivati dall’immaginazione (testa a forma di papavero, bosco di fiori giganti, uccellino che guida il treno)
Il concetto di libertà è presente nell’etichetta soprattutto come espressione dell’essere controcorrente, fuori dagli schemi.
Grande influenza per quest’ultimo concetto ha avuto la lettura de ‘Il gabbiano Jonathan Livingston’ di R. Bach che mi ha fatto riflettere sulla potenza di pensare in modo differente, spingersi oltre ciò che siamo abituati a vivere, oltre ciò che viene definito dalle istituzioni del settore il ‘corretto modo di operare’.
Anche il nome stesso del vino: ‘Viajo’ è ispirato al viaggio verso nuovi orizzonti, al volo verso nuove prospettive, nuovi traguardi.
“È buffo. Quei gabbiani che non hanno una meta ideale e che viaggiano solo per viaggiare, non arrivano da nessuna parte, e vanno piano. Quelli invece che aspirano alla perfezione, anche senza intraprendere alcun viaggio, arrivano dovunque, e in un baleno.”
Un’ultima lettura a me cara che apparentemente potrebbe sembrare non collegata con l’ideazione grafica di un’etichetta è “Intelligenza Emotiva” di D. Goleman.
Il termine Intelligenza Emotiva usato da Goleman, si riferisce alla “capacità di riconoscere i nostri sentimenti e di quelli degli altri, di motivare noi stessi, e di gestire positivamente le nostre emozioni, tanto interiormente, quanto nelle relazioni sociali”
In che modo ha influenzato il mio percorso creativo?
Beh l’analisi di Goleman ha rivalutato la posizione delle emozioni nella nostra vita. Nelle società altamente produttive le emozioni vengono considerate fattori negativi, elementi di disturbo alle attività collegate all’intelletto.
Ciò che mi ha più colpita è che le stesse emozioni vengono descritte come intelligenti perché permettono di ricevere e registrare informazioni importanti.
Ho deciso di dare importanza alle mie emozioni e mi sono fatta trascinare dai sentimenti suscitati dal vino all’assaggio: i suoi profumi, le bollicine leggere, il colore brillante mi hanno dato un senso di leggerezza, spensieratezza, briosità.
Il principio fondamentale della vita sociale: le emozioni sono contagiose.
Ecco individuato l’obiettivo finale del lavoro grafico, emozionarmi nella creazione e contagiare le persone con le stesse emozioni.
Con ‘Viajo‘ vogliamo quindi rappresentare il viaggio di crescita di Enotria Tellus verso l’emozione, il rapporto umano, la libertà di mostrarsi senza veli con l’obiettivo di offrire per mezzo di una bottiglia di vino momenti di convivialità in cui sprigionare senza costrizioni le proprie emozioni e intrecciare per un breve periodo la nostra vita con quella degli altri.